venerdì 18 gennaio 2019

Shuni Mudra: Meditare Perseguendo La Padronanza di Sé

Unire Pollice e Medio di Ciascuna Mano In Shuni Mudra, Promuove Quell'Aspetto Della Crescita Personale Che Riguarda La Padronanza Di Sé, Delle Proprie Emozioni.

Shuni Mudra, Padronanza di Sé
Già nell'articolo Gyan Mudra: Meditare Perseguendo la Chiarezza Mentale. abbiamo incontrato i mudra e abbiamo cominciato a conoscere il loro grande potenziale evolutivo. Sedere in meditazione mantenendo le mani nell'esecuzione di uno di essi, promuove l'attivazione di uno specifico tipo di energia.

Nel caso di Shuni Mudra, si uniscono pollice e medio, della mano sinistra e della mano destra, e si appoggiano semplicemente le mani sulle ginocchia, rivolte verso il basso, o rivolte verso l'alto, a seconda dello specifico effetto che vogliamo attivare.

Shuni Mudra lavora sull'elemento Fuoco, cioè l'energia delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti, e lo fa con una potenza ed efficacia insospettabile. 

Voglio condividere con te un piccolo passaggio del mio diario di bordo, il taccuino che utilizzo per registrare le mie impressioni sulla pratica, scritto proprio nel periodo in cui ho praticato Shuni Mudra, con assiduità:


"Shuni mudra, mano sinistra giù, mano destra su. L'umore moderato di oggi, la mancanza di eccessi rilevanti, hanno trovato nella meditazione una opportunità per fluire. Nel mantenere il mudra ho sentito una avversione potente, una contrarietà che mi scuoteva profondamente. Il fiume, però, è rientrato nel suo alveo regalandomi una vittoria insospettata.

Domare l'elemento Fuoco sta significando confrontarmi duramente con la sua potenza. Essere moderati, essere misurati, significa un po' morire a certe parti di sé, all'esultanza incontrollata, all'euforia. Domare il fuoco significa avere maggiore controllo, padronanza, sicurezza; è un bene inestimabile, e pazienza se nella pratica il fuoco si scatena, e ti mette in subbuglio, devo imparare ad andare oltre."

L'Utilità Di Meditare Mantenendosi Immobili E Respirando Profondamente

Meditare Immobili e Respirare Profondamente
Come hai potuto leggere la pratica non è uno scherzo. Ti costringe a volte a confrontarti con sensazioni tutt'altro che piacevoli, e a sopportare fastidi e pulsioni, apparentemente insostenibili.

La condizione per mettere alla prova la nostra volontà durante la meditazione, incomincia innanzitutto con il mantenersi immobili, qualunque cosa accada. 

Gli unici movimenti ammessi sono quelli legati alla risistemazione della postura che deve essere rimodulata ogni volta che percepisci una congestione delle energie lungo sushumna come ti ho raccontato nell'articolo Meditare: la Giusta Postura Solleva l'Energia.

Se mentre stai cercando di meditare cominci ad avvertire pruriti, pizzicorii o altri fastidi, non dovrai cedere alla tentazione di grattarti, o di aprire gli occhi, e interrompere la meditazione, semplicemente devi accettarli e aspettare che passino da sé. 

Te lo assicuro, perfino il prurito più insopportabile non dura in eterno...

Puoi considerarlo un allenamento potente per la tua Volontà.

Un altro ostacolo, è rimanere immobile e perseguire la tua pratica fino alla fine del tempo che hai prefissato, senza cedere all'impazienza, avendo cura, se necessario, di puntare una sveglia (magari con una musica piacevole dello smartphone!) allo scadere del tempo di meditazione. Non puoi avere idea di quanto faticoso fosse per me, nei primi anni di meditazione, aspettare lo scadere del tempo prefissato. Mezz'ora può durare un'eternità all'inizio della pratica. Ma la soddisfazione di raggiungere il risultato, paga. 

Prova e vedrai.

Un altro accorgimento per aumentare il voltaggio della pratica, e per enfatizzarne gli effetti, è respirare profondamente, attivando la respirazione vegetativa come già ti ho raccontato nell'articolo Il Sentiero del Respiro Consapevole: la Meditazione Inizia Da Qui. Respirare profondamente, concentrando il respiro nella zona del basso ventre, può essere paragonato a soffiare sul fuoco della nostra energia di base.

L'effetto è sorprendente, l'intensità dell'esperienza si accresce in ragione della profondità del respiro. La respirazione vegetativa enfatizza e fortifica l'effetto del mudra. 

L'avversione di cui ti parlo nell'estratto preso più sopra dal mio taccuino, la puoi sperimentare come un'irresistibile pulsione a muoverti, a sciogliere la mano dall'esecuzione del mudra, e ad una impazienza generale diffusa in tutto il tuo corpo.

È un inferno. Ma non dura in eterno. Dura tutto il tempo necessario al corpo per risolvere, ridistribuire, e ricanalizzare le energie, attivate da quel mudra specifico.


Meditare Mantenendo Shuni Mudra: Effetti Evolutivi

Dopo avere dedicato un periodo di tempo alla meditazione accompagnata da Shuni Mudra, ho vissuto un passaggio evolutivo molto significativo nella mia vita personale. È stato come un repulisti energetico, di tutte quelle attitudini emotive che mi portavo appresso da una vita, e alle quali ero più o meno consapevolmente soggiogato.

Shuni Mudra, Essere Come Il Fuoco Che ScaldaLa pratica mi ha aiutato a guardarle in faccia, e mi ha dato una nuova prospettiva. La mia vita affettiva, gli schemi emotivi abituali, le azioni e le reazioni emotive, cui normalmente aderivo con il mio comportamento, mi sono apparse più chiare.

Shuni Mudra mi ha aiutato a vivere le mie emozioni, specialmente quelle legate alle cose che mi stanno più a cuore, e a manifestarle serenamente al mondo, alle persone care come agli sconosciuti, senza cadere preda di eccessi di emotività o senza risultare neutrali e distaccati. 

L'emozione con cui accompagniamo le nostre parole e i nostri discorsi sono come il fuoco, possiamo essere un fuoco che scalda, ma purtroppo possiamo essere anche un fuoco che avvampa o un fuoco spento. Recuperare il fuoco, correggere il grado con cui possiamo accenderci di emozione è uno dei regali che ha in serbo per noi Shuni Mudra.

Un altro dei suoi effetti, utilissimo in varie situazioni della vita quotidiana, è la capacità di aiutarti a non perdere le staffe. 

Sei preso in una discussione in cui vengono dette cose che, lì per lì, ti fanno innervosire, se ti avvicini al punto critico oltre il quale parte una sfuriata, ricordati di ricorrere a Shuni Mudra, e ti risparmierai le conseguenze spiacevoli della mancanza di pazienza. 

Ti lascio con un altro piccolo estratto del mio taccuino di pratica che ti può fare capire quanto la meditazione, perlomeno in accordo alla mia esperienza personale, sia in grado di modificare la tua vita:

"Shuni Mudra mi sta guarendo dall'ira, dall'incontinenza, e dall'intemperanza. Le mie mancanze di sempre trovano nella assiduità della meditazione, e nelle sue piccole varianti (come la posizione delle mani, verso sù o verso giù), una risposta significativa, una soluzione. Non pensavo che concentrarmi ed approfondire un mudra per volta, potesse essere così efficace..."


Grazie per la tua attenzione, e per essere arrivato fin qui!

Se pensi che questo articolo ti è stato utile, e hai voglia di ricambiare l'impegno che ci ho messo per scriverlo, ti va di commentare o almeno condividerlo? Ti assicuro che questo per me avrebbe un grande valore. 😊

Ci vediamo la settimana prossima?

Buona pratica! ;-)


Davide


venerdì 11 gennaio 2019

Curare il Corpo Con La Respirazione Vocalizzata

La Pratica Della Respirazione Vocalizzata Favorisce Lo Sviluppo Della Capacità Di Meditazione Profonda, E Del Controllo Delle Forze Fisiche E Mentali.

La Respirazione Vocalizzata Per Curare Il Corpo
La Respirazione Vocalizzata è una delle pratiche taoiste più efficaci sia per trarre immediato sollievo da stati di malessere, sia per migliorare ogni giorno la qualità delle tue energieEsercitarsi frequentemente nella sua esecuzione, migliora la capacità di raggiungere stati di meditazione profonda, ma anche la capacità di controllo delle proprie forze fisiche e mentali. 

Questo avviene perché la respirazione vocalizzata ti connette direttamente e profondamente al tuo corpo, ai suoi organi interni, educandoti a riconoscere il loro stato di salute.

Infatti, durante la pratica, ognuno degli organi ti restituisce una specifica sensazione più o meno piacevole, a seconda del suo stato di salute. È in base a questa sensazione che puoi trarre le tue conclusioni.

Puoi eseguire la respirazione vocalizzata immediatamente dopo il risveglio, ma nulla ti impedisce di eseguirla anche in altri momenti della giornata.



In Cosa Consiste La Respirazione Vocalizzata


La Respirazione Vocalizzata prevede l'utilizzo di sei suoni, pronunciati in un modo specifico, grazie ai quali è possibile, con ciascuno di essi, pulire uno o più organi interni. Gli organi su cui puoi agire sono: polmoni, reni, fegato, cuore, stomaco, intestini.

Come, l'utilizzo di questi suoni, può essere d'aiuto ai tuoi organi interni?

In pratica, al nostro risveglio, il corpo è inquinato da gas organici malsani, accumulati durante la notte. Questi gas sono densi ed impuri ed appesantiscono considerevolmente la qualità delle nostre energie. 


Pulire il Corpo Con La Respirazione Vocalizzata
Ti puoi liberare dai gas malsani mediante la respirazione profonda, espellendoli durante la fase di espirazione che svolgerai producendo un suono caratteristico, che varia a seconda dell'organo, o degli organi, sui quali intendi agire.

Questa procedura è in grado di prevenire le malattie da cui possono essere affetti gli organi, o, nel caso in cui ve ne sia qualcuna già in atto, affrettarne la guarigione.

La durata dell'esercizio di questi suoni soffiati varia in base alle condizioni di salute e si parte da un minimo di dieci minuti, fino ad un massimo di trenta. I suoni si svolgono accompagnando il soffiare alla contrazione del ventre e al suo contemporaneo sollevamento. 

Ogni suono va soffiato almeno sei volte per ripulire efficacemente l'organo specifico dai residui energetici dei gas malsani.

In realtà, con la pratica, si impara anche a percepire quando gli organi coinvolti nella respirazione dei suoni soffiati, sono stati adeguatamente ripuliti dai gas nocivi. 



Posizione d'Esecuzione dei Suoni Soffiati


L'esecuzione dei suoni soffiati può essere portata avanti in diverse posizioni, che potrai scegliere in base alle condizioni in cui troverai la loro esecuzione più agevole.


Posizione da sdraiati.
Appoggiamo i talloni su un tappeto mantenendo i piedi uniti, le braccia stese con le palme aderenti al corpo e gli occhi chiusi.


Posizione da seduti.
Busto e testa eretti, occhi chiusi, palme delle mani sulle ginocchia, gambe e piedi divaricati.


Posizione in piedi.
Busto e testa ben eretti, occhi chiusi, piedi e gambe uniti oppure gambe divaricate con piedi divaricati, distanziati fra di loro di un'apertura uguale alla distanza tra le spalle.



Scegliere la Posizione per la Pratica
Una volta scelta la posizione in cui ti senti più a tuo agio inspira lentamente ed il più a lungo possibile, sollevando il ventre ed indirizzando il pensiero all'organo corrispondente. Evita di respirare troppo profondamente perché l'aria in eccesso eserciterebbe una pressione, diminuendo la durata del soffio.

Cerca di produrre delle soffiature lunghe, calme e di durata uguale. Questo accorgimento ti consentirà di raggiungere la massima efficacia della pratica. Ti accorgerai che concentrarti sull'organo specifico potrebbe produrre calore su di esso.

La durata del soffio di ciascuno dei suoni inizialmente dovrebbe durare alcuni secondi, intorno ai quindici, ma gradualmente puoi arrivare anche a durate maggiori, fino a quarantacinque secondi. Con l'aumentare della durata dei suoni soffiati, raggiungerai una soglia, in corrispondenza della quale si sperimenta l'attivazione dell'energia nell'organo corrispondente al suono soffiato.

Porta pazienza nell'esecuzione di questi esercizi, i risultati arrivano gradualmente! ;-)
L'impazienza potrebbe allontanarti dal risultato.



I Sei Suoni Soffiati E I Loro Effetti Sugli Organi

Cominciamo a conoscere i sei suoni soffiati ed i loro effetti principali. I suoni non vengono eseguiti con la voce, ma esclusivamente con il respiro, producendo solo il suono che si accompagna al soffio dei suoni. Questo è possibile perché questi suoni utilizzano prevalentemente vocali e consonanti mute, facili da soffiare. 

Mi spiegherò meglio mostrandoti ciascuno dei suoni:


1) SSS

Questo suono è come un lungo sibilo, come quando chiedi a qualcuno di fare silenzio. Agisce sui tuoi polmoni purificandoli e ridando loro tono, elasticità e benessere. Lo metto per primo perché solitamente i ristagni di gas malsani nei polmoni sono quelli che hanno gli effetti più deleteri sull'umore. Partire con il SSS attiva subito l'energia del tuo corpo, risvegliandoti. Un'accortezza, è d'aiuto eseguirlo a denti stretti e aprendo le labbra come in un largo sorriso.


2) CIUI

Questo suono agisce sui reni stimolandone il naturale funzionamento e attivandone le funzioni organiche. Durante l'esecuzione, quando avrai espirato completamente, potrai avvertire come una leggera pressione al di sopra di questi organi, segno che stai procedendo correttamente alla loro pulizia. Questa stessa pressione potrai avvertirla anche negli altri organi eseguendo i rispettivi suoni.


La Pratica dei Suoni Soffiati
3) SCIU

Questo suono agisce sul fegato, attivandone i meccanismi naturali di disintossicazione. Come anche nel caso precedente dei reni (C-I-U-I), potrebbe essere difficile riuscire a ripartire la durata del soffio sulle singole vocali che compongono il suono (S-C-I-U), ma con la pratica si impara a ripartire il suono lungo tutta l'espirazione. È la pratica che fa il maestro.


4) HOO

Questo suono agisce sul cuore e ne ristabilisce il funzionamento ritmico. La pratica si accompagna ad un senso di immediato sollievo ed alleggerimento. La ripetizione su più respiri ne enfatizza l'effetto. Costituisce a tutti gli effetti una rapida valvola di scarico.


5) UUU

Questo suono agisce sull'insieme organico dello stomaco e ne garantisce il sano funzionamento. 


6) SCI

Questo suono, infine, agisce sugli intestini, sul diaframma e sul torace, coordinandone e regolandone i movimenti.



Questo allenamento giornaliero può aiutarti a migliorare sensibilmente la tua salute, ma anche la capacità di concentrazione (tema che abbiamo già incontrato nell'articolo Concentrazione: La Pratica Che Conduce Alla Meditazione), grazie al fatto che durante l'esecuzione del respiro vocalizzato sei completamente immerso nell'ascolto dei suoni del respiro, e nella percezione dell'energia all'interno del tuo corpo e dei suoi organi.

Un altro vantaggio della pratica è la sua capacità di placare la mente, costituendo un'antistress rapido ed efficace, a tua disposizione non solo al risveglio, la mattina, ma anche in quei momenti in cui puoi fare una pausa, e vuoi stemperare il carico della tua giornata.



Grazie per la tua attenzione e per avermi seguito fino a qui!

Se pensi che i contenuti di questo articolo possono essere di aiuto ad un amico, o ad un tuo contatto, puoi condividerlo? :-)

O se ne vuoi parlare con me lascia pure un tuo commento. 

Ci vediamo la prossima settimana!

Buona Pratica ;-)


Davide
Credit immagini Pixabay

venerdì 4 gennaio 2019

Concentrazione: La Pratica Che Conduce Alla Meditazione

Concentrare La Tua Attenzione Su Uno Degli Oggetti Interiori Della Percezione Ti Apre La Strada Verso la Meditazione.

Distrugga il Discepolo la Distruttrice


"QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferiori.

Chi vuole udire e comprendere la voce di Nâda, il tacito Suono, 
deve prima conoscere la natura di DHÂRANÂ. 

Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, 
cercare il Râjah dei sensi, il produttore del pensiero, quello che sveglia l’illusione. 
La Mente è la grande Distruttrice del Reale. Distrugga il Discepolo la Distruttrice."


È in questo modo che si apre La Voce Del Silenzio, uno dei frammenti più criptici del "Libro dei Precetti d'Oro" riguardante la realizzazione personale, tradotto dall'antico sanscrito, alla fine dell'Ottocento, da Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica.


In che modo ci riguardano queste parole e perché le ho scelte per introdurre il tema della concentrazione?


Seguire le Orme dei Maestri

Quando ti avventuri in un cammino di crescita personale volto allo sviluppo dei tuoi poteri latenti grazie alla meditazione, come il mio blog aspira a indicare, può essere di aiuto trarre ispirazione dalle parole di chi ha già affrontato lo stesso cammino ed ha incontrato le medesime difficoltà.

La Voce del Silenzio inizia con un avvertimento rivolto a coloro che cercano di perseguire facoltà psichiche, gli Iddhi, per servirsene in maniera grossolana o per proprio tornaconto. Questo approccio condurrebbe dritti tra le spire delle malattie mentali. Sconsigliabile.

Il brano prosegue parlandoci direttamente della voce di Nâda, il tacito suono, la Voce del Silenzio. Questo suono non si ascolta in senso stretto con le orecchie, come uno qualsiasi dei suoni attorno a noi. È, piuttosto, un suono spirituale, che procede direttamente dalla nostra consapevolezza. Un tipo di suono che normalmente è nascosto alla nostra percezione, perché coperto dai suoni del mondo esterno, che sono capaci di attrarre la nostra attenzione molto più della voce spirituale di Nâda.

Quindi il testo ci parla subito di un traguardo: riuscire ad ascoltare la Voce del Silenzio, il suono che produce la consapevolezza. E ci dice altrettanto in fretta come riuscirci:


Chi vuole udire e comprendere la voce di Nâda, deve prima conoscere la natura di Dhâranâ. 


La concentrazione su un unico oggetto interiore
Dhâranâ è quel tipo di concentrazione così intensa e perfetta della mente che si accompagna alla completa astrazione da tutto ciò che appartiene all'universo esterno, il mondo dei sensi. 

Questa concentrazione cristallina si persegue scegliendo uno specifico oggetto interiore di Osservazione, sul quale orientare e fortificare la nostra capacità di Attenzione.

Questo oggetto di percezione può essere, ad esempio e inizialmente, il respiro. Come già ti ho indicato nel post: Il Sentiero del Respiro Consapevole: la Meditazione Inizia Da Qui.


Riconoscere l'Origine del Pensiero, Svegliarsi dall'Illusione

Quando ci concentriamo su un oggetto di percezione interno, come il nostro respiro, possiamo guadagnare poco a poco il distacco rispetto alle distrazioni che ci sono all'esterno; ad esempio: il suono del cellulare, una notifica, uno squillo, una televisione nell'appartamento accanto al nostro, un'autoambulanza di passaggio, una volante della polizia, l'odore dei broccoli che abbiamo mangiato a pranzo, o il profumo della candela davanti alla quale stiamo provando a meditare...

Potenzialmente, ciascuno di questi oggetti di percezione potrebbe distrarci e fare prendere il volo ai nostri pensieri. Infatti, ogni pensiero prodotto dalla nostra mente, trae la sua origine da una sensazione o impressione esterna. Il testo ci parla del Râjah dei sensi, il produttore del pensiero, cioè quella capacità innata che ognuno di noi possiede di associare ad una sensazione proveniente dall'esterno un pensiero ad essa collegato. Questo pensiero collegato non è che il primo anello di una, potenzialmente, lunghissima catena, che avrebbe in esso il suo inizio.



Concentrarsi sul Respiro Spezza il Flusso Inarrestabile dei Pensieri.

Come si spezza il flusso inarrestabile dei pensieri? Dato che scegli tu ciò che deve occupare la tua attenzione, ad esempio il respiro, e che attorno a questa scelta concentri tutta la tua attenzione, non resta più alcuno spazio per tutto il resto, per tutti gli altri pensieri o oggetti di percezione esterni.

Riesci in questo attivando la Volontà di cui, attualmente, disponi. Osservare il respiro, fortifica la tua Attenzione, potenzia la tua capacità di Concentrazione e la tua Volontà.


La mente ci distoglie da ciò che è reale
Il testo prosegue dicendo: La Mente è la grande Distruttrice del Reale.

Perché? 

Perché tutte le volte che pensiamo a qualcosa, con la nostra mente ci allontaniamo dalla percezione del presente, e ci allontaniamo anche dalla percezione dell'oggetto su cui stiamo esercitando la nostra concentrazione. In una parola, la mente ci distrae dal nostro oggetto di concentrazione.

A questo punto, se il ruolo della mente è distruggere ciò che è reale, tocca a noi Distruggere la Distruttrice, ritornando, ogni volta che ci distraiamo, all'oggetto della nostra concentrazione: il respiro. Respiro che stiamo imparando ad osservare con la nostra Attenzione e sul quale stiamo imparando ad esercitare tutta la nostra Concentrazione, e che è qualcosa di reale che accade nel momento presente. Per questo osservare il respiro diventa un modo di esercitare la Presenza, cioè la sensazione di Essere Nel Momento Presente.



La Concentrazione diventa un modo per fare piazza pulita di tutto ciò che può disturbare la tua Chiarezza Mentale. 


Ci sono tre modi possibili per essere intrappolati dai giochetti della mente:
  1. analizzare un problema, girandoci intorno, fino allo sfinimento;
  2. accusare qualcuno, o il mondo, per i nostri problemi, insuccessi, occasioni mancate;
  3. cercare di rimediare a quelle situazioni della vita di tutti i giorni che non hanno ancora trovato una loro via di risoluzione e che ci tengono sulle spine.
Queste tre trappole possono essere agevolmente superate grazie alla concentrazione sul respiro. Come avviene tutto questo? 

Semplicemente grazie al fatto che la tua attenzione, orientata su un oggetto specifico, come la concentrazione sul respiro, brucia la sostanza di cui si alimentano questi pensieri. Tutta l'energia della tua consapevolezza è orientata all'esecuzione dell'esercizio scelto da te. 


La quiete della Mente è simile ad un lago di montagna
Pertanto, non resta neanche un po' di energia per alimentare i tuoi pensieri disturbanti, e la tua Mente poco a poco si acquieta, e comincia a somigliare sempre più ad uno specchio d'acqua sul quale si riflette il cielo della tua consapevolezza. 

E in quell'osservazione c'è spazio per un'unica esperienza: l'ascolto del suono del tuo respiro. Che liberazione...



Lo Spazio Lasciato Libero dalla Concentrazione attiva la tua Capacità Di Discernimento E Comprensione


Ed è in questa semplice quiete, alla quale approdi esercitando la concentrazione sul respiro, che cominci a comprendere che cosa è la Meditazione. Occorre che tu tenga presente che 
lo sforzo richiesto dalla Attenzione e dalla Concentrazione è inizialmente molto impegnativo, perché ti scontrerai con la natura indisciplinata della mente. Te ne ho già parlato nell'articolo Meditare: Attenzione e Vigilanza Per Domare Il Caos Della Mente.


La tua mente farà il diavolo a quattro prima di accettare di ritornare tutte le volte ad osservare semplicemente il respiro, in questa battaglia contro la natura della mente, la capacità di concentrarsi unicamente sul tuo oggetto di percezione, sul tuo respiro, alla lunga sarà vincente.


Se inizialmente comincerai a cogliere nella pratica dei buchi, dei vuoti, degli spazi lasciati liberi dai tuoi pensieri, poco a poco questi spazi si faranno sempre più ampi e potresti trovarti a contemplare il vasto spazio tra i pensieri, la tua Mente pura, non contaminata da alcun pensiero o oggetto di percezione esterno, ma immersa esclusivamente nella contemplazione del Silenzio. 


Ed è proprio a quel punto che comincerai ad accorgerti della voce di Nâda:
la Voce del Silenzio.



La Voce del Silenzio
In queste condizioni, hai accesso ad una capacità di Discernimento e di Comprensione che normalmente ti è preclusa. 

Proprio così

La quiete è la predisposizione migliore per la tua Mente per trovare le migliori risposte ai tuoi dubbi e interrogativi personali o esistenziali.

Puoi essere il migliore amico e consigliere di te stesso se sviluppi il Discernimento e la Comprensione che si accompagnano agli stati di Concentrazione e Meditazione. 



Grazie per la tua Attenzione!

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Se ti va', mi piacerebbe che lasciassi un commento con una tua impressione o riflessione. 

Un saluto e alla prossima!


Davide
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