Siamo tutti sul Sentiero della Conoscenza. Ma non tutti ne siamo Consapevoli, né vi prestiamo la giusta Attenzione.
Certamente puoi dire di aver imparato qualcosa, o molte cose, durante i giorni che hai vissuto. Sicuramente sei anche tu un maestro; di una virtù, di una qualità, di un talento, persino di un difetto.
Le esperienze che hai vissuto costituiscono la tua più grande ricchezza, perché è il percorso che la Vita ti ha dato la possibilità di fare, e dal quale, vuoi o non vuoi, sei stato costretto ad imparare.
La Vita è generosa. Ti offre sempre molte opportunità prima di fare tuo uno dei suoi insegnamenti. Lo fa con pazienza, senza fretta. La vita non ti stressa. E se anche fatichi a capire il messaggio che vuole darti, con le esperienze che ti capitano, puoi stare certo che prima o dopo la lezione la capisci.
Quando riesci a prestare la giusta Attenzione a ciò che ti capita, quando riesci a cogliere il filo sottile che regge la trama degli eventi che vivi, ti rendi conto che c'è un senso. Qualcosa che è scritto tra le righe, e che devi imparare ad interpretare.
La difficoltà maggiore risiede nell'avere quel giusto distacco che ti consente di osservarti dall'esterno, come se fossi Testimone della tua storia personale. Questo distacco procede dalla capacità, che puoi imparare a sviluppare, di calmare i tuoi pensieri e semplicemente osservarti.
L' Osservazione è il primo passo che compi sul Sentiero che porta alla Conoscenza di Sé.
Questa Conoscenza non è di natura intellettuale, anche se puoi cercare di spiegarla con le parole, ma è di natura energetica ed esperienziale, e tocca innanzitutto il tuo Corpo.
È una conoscenza che procede dalla capacità di Esserci, di Essere Presente. Un modo che ci predispone ad imparare semplicemente osservando i nostri pensieri, ascoltando il nostro corpo e i suoi messaggi, le sue sensazioni.
Quando osservi il tuo corpo, cominci a percepirne le reazioni, i nodi che ti porti appresso e che attendono da tanto tempo di essere sciolti. Le emozioni, il vissuto, gli eventi che non hai mai accettato, e che sono rimasti lì, in attesa che li guardassi in faccia.
Con questo blog desidero aiutarti a farti conoscere ciò che il tuo corpo può raccontarti di te. Voglio darti uno strumento che possa tornarti utile per accedere a questo tipo di conoscenza.
Questo strumento è la Meditazione.
È un lavoro duro ma gratificante, in grado di connetterti con il senso più profondo della tua esistenza, senza bisogno di fare viaggi spirituali fino in Tibet o a Katmandu.
È un lavoro che ti sarà utile anche se sei già soddisfatto della stabilità e del buon andamento della tua vita di tutti i giorni; con le sue gioie, fatiche, piccoli o grandi inconvenienti. È un lavoro che può darti la possibilità di cominciare a fare i conti con qualcosa che non conosci, o di cui hai una conoscenza di seconda mano, data dalle religioni, da movimenti spirituali o da gruppi new-age.
Questo blog non vuole darti risposte. Vuole darti sfide, test, prove di valore, di determinazione, di volontà, di intuizione, di fantasia; vuole darti prove evolutive.
La crescita personale, il percorso spirituale, è simile alla navigazione ai tempi dei velieri spagnoli, pur non sapendo esattamente verso cosa ci si sta dirigendo ci si fa guidare dal proprio spirito di avventura, aprendo nuove rotte alla ricerca di nuove terre e di nuovi tesori.
Ognuno in questo viaggio ha la sua nave da governare, e potrà decidere in che modo guidarla, con quale andatura, e facendosi trasportare dal proprio sentire.
Ho scelto di aprire questo blog perché è da più di dieci anni che medito; posso dire di aver fatto pratica. Mi prendo la responsabilità di indicare una rotta, incoraggiando chi vorrà seguirmi a mettere alla prova le esperienze di cui, di volta in volta, parlerò.
Devo avvisarti di una cosa: non mi piacciono i discorsi campati per aria, le esperienze mistiche o una certa new-age. Mi piace l'approccio scientifico, l'osservazione, la sperimentazione, la ripetibilità e riconoscibilità delle esperienze da parte dei diversi praticanti.
La new age, una nuova età dell'oro, la stiamo costruendo adesso, portando avanti una nuova consapevolezza della dimensione spirituale. Forse tra trent’anni se ne potrà parlare in maniera più ragionata, ma per ora i tempi in cui viviamo sono fin troppo interessanti, nel senso che tutto ciò che accade intorno al mondo ha la capacità di farci volgere l'attenzione sempre verso l'esterno.
Io voglio provare ad invertire questa tendenza insieme a te. Voglio provare a rivolgere il nostro sguardo verso l'interno. Per comprendere, e rendere accessibile a chiunque lo desideri, le leggi con cui funziona l’esperienza della meditazione.
Ognuno in questo viaggio ha la sua nave da governare, e potrà decidere in che modo guidarla, con quale andatura, e facendosi trasportare dal proprio sentire.
Ho scelto di aprire questo blog perché è da più di dieci anni che medito; posso dire di aver fatto pratica. Mi prendo la responsabilità di indicare una rotta, incoraggiando chi vorrà seguirmi a mettere alla prova le esperienze di cui, di volta in volta, parlerò.
Devo avvisarti di una cosa: non mi piacciono i discorsi campati per aria, le esperienze mistiche o una certa new-age. Mi piace l'approccio scientifico, l'osservazione, la sperimentazione, la ripetibilità e riconoscibilità delle esperienze da parte dei diversi praticanti.
La new age, una nuova età dell'oro, la stiamo costruendo adesso, portando avanti una nuova consapevolezza della dimensione spirituale. Forse tra trent’anni se ne potrà parlare in maniera più ragionata, ma per ora i tempi in cui viviamo sono fin troppo interessanti, nel senso che tutto ciò che accade intorno al mondo ha la capacità di farci volgere l'attenzione sempre verso l'esterno.
Io voglio provare ad invertire questa tendenza insieme a te. Voglio provare a rivolgere il nostro sguardo verso l'interno. Per comprendere, e rendere accessibile a chiunque lo desideri, le leggi con cui funziona l’esperienza della meditazione.
Meditare, lo spazio in cui sembra che non accada niente, mentre invece succede di tutto.
Ad oggi, non ho ancora trovato qualcosa che sia in grado di sostituire, o rimpiazzare adeguatamente, la pratica. Quel momento della giornata in cui ti siedi sul cuscino, a gambe incrociate, accendi una candela, e dal trambusto della giornata che hai appena vissuto, ti ritiri nel tuo personale eremo interiore, a meditare.
La pratica è un Sentiero di Conoscenza, che può essere declinato in innumerevoli modi, tanti quanti sono consentiti dalla tua mente.
Ogni settimana vorrei percorrere insieme a te un sentiero di meditazione, un esercizio specifico, uno degli innumerevoli modi in cui è possibile meditare. Lo percorreremo fino in fondo, così come si portano fino in fondo le serie di un esercizio specifico in palestra, con volontà e determinazione, fino al punto di schiuderne e comprenderne gli effetti principali. In questo blog potremo condividere ciò che troveremo, o potremo tenerlo per noi, a maturare nella nostra anima.
Niente di tutto il tempo speso per meditare va perso. Anche un solo minuto di autentica meditazione, contribuisce al nostro sviluppo personale. Costanza, metodo, volontà e perseveranza, sono necessari tanto quanto la ricettività, l’apertura, la pazienza, e l’affetto per la pratica.
La pratica è un Sentiero di Conoscenza, che può essere declinato in innumerevoli modi, tanti quanti sono consentiti dalla tua mente.
Ogni settimana vorrei percorrere insieme a te un sentiero di meditazione, un esercizio specifico, uno degli innumerevoli modi in cui è possibile meditare. Lo percorreremo fino in fondo, così come si portano fino in fondo le serie di un esercizio specifico in palestra, con volontà e determinazione, fino al punto di schiuderne e comprenderne gli effetti principali. In questo blog potremo condividere ciò che troveremo, o potremo tenerlo per noi, a maturare nella nostra anima.
Niente di tutto il tempo speso per meditare va perso. Anche un solo minuto di autentica meditazione, contribuisce al nostro sviluppo personale. Costanza, metodo, volontà e perseveranza, sono necessari tanto quanto la ricettività, l’apertura, la pazienza, e l’affetto per la pratica.
Il nostro sentiero di conoscenza desidera lentezza e consapevolezza.
Non siamo in cerca di risultati immediati. Questa esperienza è il nostro sentiero di montagna; vogliamo accorgerci del fruscio delle foglie sotto i nostri piedi e dello stormire degli alberi nel vento.
Vogliamo trovare nella pratica qualcosa che migliori la nostra vita, che ci arricchisca e che ci renda più realizzati, anche se questo nell’immediato potrebbe anche non significare necessariamente più felici.
La pratica è tante cose, è come la vita. Nella pratica può trovare posto proprio tutto di noi; anzi, a volte grazie alla pratica sarà come avere una lente di ingrandimento, attraverso cui potremo vedere le origini, e gli effetti, dei nostri comportamenti e dei nostri problemi. Anche questo è conoscenza.
Conosci te stesso, è un monito sempre attuale, è dalla conoscenza di sé che si capisce e si comprendono meglio gli altri e il mondo.
E allora questo è il mio invito, per te che leggi. A farti avanti, a metterti alla prova, a scoprire quanto è bello navigare, e quanto è lunga, e profonda, la nostra sterminata terra interiore.
Vuoi vedere dove ci porta? Seguimi.
Veramente stuzzicante come proposta, hai risvegliato la mia curiosità di vedere dove porta questa strada...
RispondiEliminaIn realtà non ho chiara nemmeno io quale sia la meta, anche se sono in cammino da molto tempo. Una cosa è certa, il sentiero mi ha dato tanto e continua a farlo. Ed ho come la sensazione che sia inesauribile! 😉
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